

Su di me
La prima produzione di Mariuccia d’Angiò è legata ad una tecnica a metà strada tra la pittura e l’incisione: il batik su seta. Nelle opere di questo periodo domina la forza della linea, che limita colori compatti e spessi, dai quali emerge una realtà fatta con pochi ma potenti particolari. Il tessuto da base pittorica diventa quasi materia tridimensionale, trasformandosi in corpi, nature morte, paesaggi. Dopo l’esperienza di alcune esposizioni, abbandona la vita attiva dell’artista per dedicarsi all’insegnamento, limitando la propria produzione ad episodiche “realizzazioni ad uso personale”. Finalmente, negli ultimi anni, ha ripreso la sua attività in un certo senso dal punto in cui l’aveva lasciata: la ricerca di un segno nel colore, anche attraverso il valore costruttivo della linea. Il disegno diventa la nuova linea di ricerca, prima con le diverse sfumature nei suoi disegni multipli, dove sostituisce la seta con la carta ed i colori “assoluti” del batik con la leggerezza e le sfumature delle sanguigne e delle crete, ed attualmente con la riscoperta dell’assenza del colore, in un percorso che l’avvicina all’illustrazione.
E proprio seguendo questo filo dell’illustrazione, propone il suo stile inedito e inconfondibile nell’editoria. Ha pubblicato agende da colorare, colouring book, volumi per l’infanzia e illustrato le carte di tarocchi dagli argomenti inediti e creativi.